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Gli occhi da te rimovere
pur cercherá talora;
poi, di mirar non sazia,
60vorrá mirarti ancora.

Mille udirai ripetere
liete e dolenti note:
Amor, da cui derivano,
solo insegnar le puote.

65Oh, le tue sorti vogliano

te fortunata appieno,
e alfin pietose ascondano
in quel leggiadro seno!

Salmace, ardita naiade,
70lá nel paterno rivo

non strinse a sen piú candido
il giovin freddo e schivo.

Nasso, cagíon di lagrime,
piú bianco sen non vide,
75poiché Teseo portarono

le sorde vele infide.

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