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I - AMORI

25Eterna fé, confessolo,

piú volte a te giurai,
né, il san gli dii, giurandola,
di spergiurar pensai.

S’altro fu poi, non volgasi
30dell’opra in me la colpa:

Amor, del tutto origine,
il solo Amor ne incolpa.

Onnipossente, indomito,
signor d’incerte voglie,
35lega a suo grado gli animi,

e a grado suo li scioglie.

Che non s’udi dal tessalo
Deidamia giurare?
Fede giurò perpetua,
40giurò di ritornare.

Rise il figliuol di Venere
i giuramenti e i voti;
e: — Voi — gridò, — portateli
pel mar Carpazio, o Noti. —

45Ed aspettò la misera

le infide vele invano,
e invano al petto ingiuria
fé’ coli ’avversa mano,

e invan discinta e pallida
50pianse sul lido incolto,

e i pianti suoi bagnavano
al picciol Pirro il volto.

Vuoi piú ? Le leggi ei modera,
Amor, del sordo Fato,
55egli i decreti ferrei

segna col dardo aurato.

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