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Se ai raggi incerti e languidi
l’occhio fedel non erra,
ossa insepolte aggravano
60quest’esecrata terra.

Spirto inquieto, ond’ ebbero
colpevol vita un giorno,
se te l’amara Nemesi
danna ad errar qui intorno,

65vedi a che orrendo strazio

l’oppresso cor soggiace;
vedi e, se puoi, consolati:
il tuo tormento è pace.

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