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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poggio Bracciolini - Facezie, Carabba, 1912.djvu{{padleft:159|3|0]]segreto dei cardinali tacque; e volgarmente si dice che i nuovi Cardinali hanno chiusa la bocca fino a che il Papa, dando loro permesso di parlare, glie la apra. Un giorno chiesi al Cardinale di San Marcello che cosa avessero fatto nel Concistoro: “Abbiamo, rispose, aperta la bocca ad Angelotto.” “Oh, risposi, era assai meglio chiudergliela con un forte catenaccio.”
CCXXXIV
In qual modo Ridolfo prestò un buon cavallo
ad uno che glie lo chiese.
A ridolfo di Camerino, del quale abbiamo più sopra detto, fu chiesto una volta da un nobile Piacentino un cavallo in dono, che doveva riunire tante buone qualità e tanta bellezza, da non potersene trovar uno sì fatto nelle stalle del principe. E Ridolfo, perchè quell’altro fosse contento, gli mandò una cavalla ed uno stallone de’ suoi, aggiungendogli che gli spediva quegli ordegni perchè potesse con essi fare un cavallo a suo modo, perchè come egli lo aveva richiesto non l’aveva. Queste parole insegnano a non chiedere cose così squisite, che o siano troppo difficili, o si possono onestamente negare.
CCXXXV
La contesa di due donne
fa dare una risposta degna di riso.
Una donna di Roma, che io conobbi, che guadagnava la vita col suo corpo, aveva una figlia maggiore, molto bella, che aveva dedicata a Venere. Sorta una volta contesa fra lei e una vicina che facea lo stesso mestiere, vennero a ingiurie e contumelie di ogni maniera. E avendo la vicina minacciata la madre e la figlia, par-