Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
facezie | 61 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Poggio Bracciolini - Facezie, Carabba, 1912.djvu{{padleft:73|3|0]]di Ettore. Il nostro uomo, pria che il cantor se ne andasse, gli diede del denaro perchè e’ non uccidesse tanto presto Ettore, uomo così forte alla guerra. E il cantore rimise la morte d’Ettore all’altro giorno. E lo sciocco continuò a dargli denaro, sempre per allungar la vita all’eroe. E quando fu a secco di monete, dovè con gran dolore e con molto pianto ascoltar finalmente la narrazion della morte.”
LXXXIII
Di una donna che si mostrò quasi morta al marito.
Un buon uomo di Sarda, che è un borgo sulle nostre montagne, sorprese un giorno la moglie che con un altro uomo godeva, ed essa prontamente si finse come morta, cadendo a terra simile del tutto ad una trapassata. Il marito le si fe’ vicino, e credendola morta, prese piangendo a farle fregagioni sul corpo. Ed essa, gli occhi semichiusi, come se a poco a poco rinvenisse, rispose all’uomo che le chiedea che cosa le fosse avvenuto, che aveva avuto gran paura. E poichè lo sciocco la consolava e le chiedeva che cosa volesse ella da lui: “Voglio, disse la donna, che tu nulla abbia veduto,” e appena che l’uomo ciò promise, tornò alla donna la salute.
LXXXIV
Gioconda risposta di un cavaliere di Firenze.
Rosso de’ Ricci cavaliere fiorentino, uomo molto saggio e grave, aveva la moglie di nome Telda vecchia e brutta. E’ gittò gli occhi su la serva che aveva in casa, ed avendola molte volte richiesta, questa riportò la cosa alla padrona; la quale la consigliò a consentire e a dargli ritrovo per una cert’ora in luogo buio, dove Telda venne di nascosto al posto della serva. Venne Rosso a quel luogo e per lungo tempo accarezzò la