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Or l’opulenza del ferace campo,
E del solerte agricoltor le cure,
E il sacro culto della terra madre
Dir si piace la rustica zampogna;
La zampogna che lieto, in su le rive5
Del Mincio, mi donò Titiro stesso,
Non ha gran tempo, e: modula con questa,
Disse, o garzone, un villereccio carme.
M’assisti, o Pane, e meco d’una cava




RUSTICUS.


Ruris opes saturi, gnavoque agitanda colono
Munera, et omniferae sacrum tellttris honorem
Ludere septena gestit mea fistula canna.
Fistula, mantoae quam nuper margine ripae
Ipse renidenti dum dat mihi Tityrus ore:5
“Hac, puer, ascraeum repete, inquit, arundine carmen.„
Pan, ades; et curvi mecum sub fornice saxi

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