< Pagina:Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
168 il milione

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Polo - Il milione, Laterza, 1912.djvu{{padleft:182|3|0]]Saginfu (Saianfu), e furono tre, e incominciarono a gittare pietre di trecento libbre: tutte le case guastavano. Questi della terra, vedendo questo pericolo, che mai non aveano veduto niuno mangano, [e questo fue il primo mangano che mai fosse veduto per niuno tartero], quegli della terra furono a consiglio, e rendêro la terra al Gran Cane, com’erano rendute tutte l’altre. E questo avvenne per la bontá di messer Niccolò e di messer Matteo e di messer Marco: e non fu piccola cosa, ch’ell’è una delle maggiori provincie ch’abbia il Gran Cane. Or lasciamo di questa provincia, e diciamo d’una provincia c’ha nome Sigui.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.