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FRANCESCO PONA.

SOPRA LA DESCRITTIONE

DI MONTE BALDO,

Di M. Giovanni P O N A, suo Padre.


A largo piè, ch'entro Benaco asconde,

Veronese Appenino alza le corna,
E di fior tanti il vasto fianco adorna,
Che minor forma il Mar numero d'onde:
Solinga colse in queste liete sponde
L'herbe, ch'à verde età fan che l'huom torna
Medea possente; il Moli ivi soggiorna,
Che'l magico valor strugge, e confonde;
Là di Monte sì degno ermo confine
Chiuse la fama in taciturno oblio,
Che sparsa fu da Voi, mio PADRE, al fine:
Hora per l'aurea tromba odo ben'io
(Cangiate in note Tosche le Latine)
Voi con BALDO fuggir di Lethe il Rio.


Francesco Pona.

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