< Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu
Questa pagina è stata trascritta ma deve essere formattata o controllata.

DESCRITTIONE

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pona - Monte Baldo, 1617.djvu{{padleft:291|3|0]]


DELL'AMOMO

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pona - Monte Baldo, 1617.djvu{{padleft:291|3|0]]


INDIANO.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pona - Monte Baldo, 1617.djvu{{padleft:291|3|0]]

AMOMO da noi descritto non è altrimenti intiera pianta, ma frutto, del quale mostriamo il ritratto, il quale è dalla natural sua grandezza à punto. E' adunque un picciol racemo, senza picciuoli, che nasce da un sol fusto in se stesso strettamentecongiunto, et à guisa d'Uva ristretto. Questo è composto di diece, o dodeci granelle al più, ò fibrosi follicoli, che à vicenda si schiacciano; quasi che tra loro contrastino, chi di loro il luogo occupar debba; è il grappolo sostenuto da un rotondo legnetto, di lunghezza del dito Pollice, venoso, odorato, mordace, et di spesse foglie coperto, alcune delle quali, cioè le minori, sono à guisa di picciol squamme ordinate, ne' luoghi, ove mancano le granella: le maggiori poi à sei à sei circondano gli follicoli, et allo'ntorno gli formano un calice, della forma à punto di quello, che communemente nelle Noci Avellane si vede. Delle più lunghe foglie tre sono di lunghezza di mez'oncia, l'altre tre sono alquanto più corte. Queste sono molli, venose, acri, et odorate, ma quelle in particolare, che vestono le granella, hanno molta simiglianza à quelle del Melo granato, spesso nella cima ravvolte, et di rado intiere, sì che à pena spuntano da' grani dell'Amomo, il che si dee creder che avvenga dal fricarsi


à vi-

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pona - Monte Baldo, 1617.djvu{{padleft:291|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.