Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
DE LI/A MOMO INDIANO.
ni» Ma fi così e, chel Amomo,ctielegge c Dìofioride, fia ynfil fratto al fiopicciuolo appefì, certa co fa e, che non è àgrap* polo fimi gli ante> flandò, che quello grappolo /intendentiè di frutti compofio,chefel sAmomo ègrappolo,ò fpecìe digrappolo, finka dubbio egli àgrappolo fimite non fi può chiamare, perchè non e fpecìe alcuna, che alficogenerefintigliante sì pof fa dire, tome né anco dirfipuote, che tHuomo alt Animale fimi ili 5 per confeguen^a ci refia, che teAmomofiafimile^ altana, fi come babbi amo anco di fipra dichiaratoi Ma perchè Dìo fiorì de elegge tAmomofimile cioè alle. piccìolyue, pare, che con quefio nome deU^ua intenda tintiero racemo, eh era da Plinio njua deItAmomo chiamato, ch’era appresogli Antichi il migliore 3 ma con la njoce di pici* duolo Diofionde efilude l Amomo grande di Aiedia, il qua le (come quello, ch’è inutile) poco dianfi rifiutò, tuttoché lì Moderni portino altrè efiplìcatìon i alle parole di DiofiorL de, come babbi amo dichiarato, dice Diofiorìde,fiielgafi, (fif quello chefegue, Seminis plenum, fimile paruis vuis, feu racemulis.?7rep[*aTof vr*$ès opoiov /SoTpvMo /, efiongon e/fi, fiìelgafitAmo* mo difiemi ripieno,fimilàpicciolgrappaii» Ma quefia efpo fittone difubito falfa ficonofie 3 percioche la ruoce di Seme, la qua 1 e del cafifecondo, njìen retta dalla naoce ripieno, & non può con fimile coìligarfi,ctie del quarto cafi 3 là onde ritener fi de uè la communc dìchiarat ione, che dìcefiìegli tAmomo difimi ripieno fimile alle picciol ^ue* Graue. Che anco la grauitàfia dell’ottimo, (eff lodatìjfimo Amomo conditione, ce tìnfegna Diofioride, dicendo, eleggerai t Amomo graue, & pefinte. Due fòrti poi di grauità
I 2 * fi ri