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„ 4. DESCRITTIONE

àuto perciò ’Plinio bà primafcoperta ta frode de!friAto racemo, tÈ> bora, deli tAmòmde tratta,, la qualfefara dal lìgitimo Amoino. trattò adunque primieramente dell’artificiato racemo, 0 dapot del!ifiefja Amami de, ejfettdo il grappolo artificio fi più fienile al legnano di quello,, che fi fi a Iherba Amomide. Mentrebabbtamomlpr.imo Commentano trattato deli’ Amomide, t£? * effofio quello, che di Ut ha fcritto Dìofioride, nonhabbiamo traìafùato alcuna cefi, che ci fia parata à propofilo, per rènder.chiara la dtficn ttme_dell’Amomide, la cogmtione della quale e molto nere parici-, ali mitra quefiione per rispetto de’Moderni, li quali da quefia bidona dell’Amomide canario ragioni, ffi argomenti contea il rnfiro IndiamoAmomo -, ma perchè co fa fouerchxa farebbe riferir di nuouo quella di chi arat ione idefi fa, col* rimandiamo il lettore. Ma nè apparta in quello luooo Plinio la de/crittione deb’Amomide, nè dwfegna la~> fimilitudine x ch"è tra ejfa, (fif /Amomo y mafot*mektefepara l’Amomide dal legittma Amomo > colle figlienti con dittarti», Minusveiiofa.atc|uedura J acminus.odorata>quo apparerai»alimi-effe,autcoltigi iratnaturum. Hubbiamo dei Diofcoride intefi y che l Amomide eheruaihrdz^> ma PlintotraUfcià ladefcritticne dell’Amomide,ò fhmandofebe t Amomide fife pianta inutile y ònon battendoegli mai colai pianta ceduto; ma pigliato da piuanticbi Scrittori la fitta deferittione ■ Ma perchè Plinto afiegna le consuoni, per le quali t-Amomo legiùmo viene dall’Arnomde- di finte-fi dette inuefhgare di qual’zAmomo parli a inio]

efiendoci duefòrti dAmomo» cioè la pianta, Crdgrap

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