< Pagina:Pontano - L'amor coniugale.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
88 l’amor coniugale

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pontano - L'amor coniugale.djvu{{padleft:100|3|0]]

Scàccialo, mamma: non vedi che orride gambe? il suo capo
scuote ed à un’ispida barba sul mento: oh scàccialo, mamma!

pelvina


Va’ via, zoppo, cattivo! che vuoi da questo mio bimbo?15
Esso la notte dorme, e il giorno non piange: Va’ via,
va’ nei deserti e di fave la fame smodata ti sazia!

quinquennio


È ver, mamma, ch’ei scuote la mazza drizzando gli orecchi?

pelvina


No, bimbo mio, nell’antro l’ò chiuso e il bastone gli ò tolto.

quinquennio


L’ài ben legato?

pelvina


Con solide funi, o tesoro.20

quinquennio


Ora t’abbraccio, o mamma, e prènditi tutti i miei baci.

pelvina


Come son dolci i tuoi baci! Quinquennio, dammene ancora.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.