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poesie d’argomento affine | 89 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pontano - L'amor coniugale.djvu{{padleft:101|3|0]]
quinquennio
Eccoli. Ed ora dimmi, o mamma, quest’Orco chi è mai?
È forse un Dio?
pelvina
Sí, caro, un nume maligno che i bimbi
feroce assale e giorno e notte com’ombra va intorno,25
ombra dentivorace, orribile, e porta un bastone
e con la destra afferra, ghermisce coll’unghie e divora
tutti quei bimbi che fanno il giorno la mamma impazzire,
schifano il latte e piangon la notte: ma con la sua coda
buono accarezza quelli che a mamma sorridono e in seno30
alla nutrice dormono e prendon l’assenzio col miele.
Che se poi prendono il seme di cavolo,[1] a questi egli dona
un uccellino di nido, o quella gentile colomba
dal variopinto collo, che un giorno promesso ti aveva.
quinquennio
E avea promesso ancora un bel biscottino spalmato35
di miele!
pelvina
E lo darà. Cosí di buon cuore è quel dio,
e tanto ci vuol bene!
quinquennio
Ma spiegami, mamma, chi è.
- ↑ Il seme di brasicula, (cavolo?) che, come piú sotto è asserito, è ottimo per guarire i bimbi da certa debolezza degli sfinteri urici.