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poesie d’argomento affine | 95 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pontano - L'amor coniugale.djvu{{padleft:107|3|0]]
Forse davanti agli occhi mi viene l’imagine cara,
simile a quella d’un tempo, di quando venivi, o Lucia,
gioia sul viso mostrando e aspetto gentile, sí bella
nel tuo vestito? Oh, vedo il viso tuo dolce e la gloria
della tua bella forma e della tua fronte l’onore.865
Lieta all’abbraccio vieni e i baci paterni ricevi,
parli gentile al vecchio, col garbo dovuto al tuo babbo,
e lagrime di gioia mi bagnano gli occhi, o mia cara.
Ah che follia di padre, che sogni di vecchio infelice!
Versa novello pianto e piú non t’illudano l’ombre,870
né il memore senso o la speme che crede alle vane parvenze.
Nulla, piú nulla resta di quella tua bella Lucia!
Sparve sul vento, simile a un sogno o ad un’ombra di vano
corpo ed in picciol urna nascosta cenere giace.
Forse nel cielo splende spargendo la luce sua d’oro875
stella recente? e gli dèi la vedono? e ammirano quella
l’eroidi antiche? Chiaro tra gli altri e vivido lume
brilla essa luce nuova, qual gloria del cielo novella?
Figlia, ti cerco. Vagando per l’oro del cielo fulgente,
numero gli astri e noto le serie ed i gruppi di stelle:880
e l’amor tuo di figlia fallace ed ingrato non chiama
me che ti cerco, né voce al babbo che t’ama tu invii.
O almeno almen tuoi raggi agli occhi del padre volgessi!
Folli dei padri speranze e folli rimedi al dolore!
Pietà gli dèi, né il cielo mai ebbero. E forse non splendi885
già tu nel ciel, ma chiusa in tenebre nere e profonde
colà t’aggiri? Oh si spenga la luce: dal morto creato
sorga la notte e le tenebre ingombrino il vuoto universo!