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poesie d’argomento affine 115

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viaggiatore


Tomba felice e ceneri ancor piú felici! Ma quale
morte rapia la cara donna, o Giacinto, a te?

giacinto


La rapiva l’invidia mentr’essa nell’onda lucrina[1]
si bagnava di calde acque le membra belle.32

Della ninfa[2] alle forme stupiva Misenia[3] e con nero
fiele avvelena l’onde, presa da invidia vile.

Quindi [m..í]. Le dèe la piansero, unendo al dolore
le lacrime, e alla tomba sua fu perenne gloria.36

Nacquero da quei pianti e rose superbe e vïole:
e pur da quelle lacrime crebbesi il verde in me.

viaggiatore


Sempre ti bagnino lacrime e rose e vïole ed irrighi
te la frescura ombrosa sempre di flebil onda:40

fiore di lacrime nato, o fiore che lacrime bevi,
dimmi di lei la gloria, dimmi il suo nome ancora.

giacinto


Essa del casto letto fedele compagna e custode,
curò le sue conocchie, l’opra dell’ago amava.44


  1. Il lago d’Averno presso il capo Miseno e Baia, visitato dai bagnanti. Quivi forse Ariadna fu presa dal male che la condusse alla tomba.
  2. Ariadna, bella come una ninfa.
  3. Ninfa creata dal Pontano: personificazione del Capo Miseno.
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