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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pontano - L'amor coniugale.djvu{{padleft:49|3|0]]
o Bacco, e farò la tua lode; tu allevii agli afflitti il dolore,
nulla il mortale cuore senza di te mai gode.
Ti pianterò le viti, se pure con opera lenta,
onde Arïadna intenta agli olmi le mariti;48
con piccoli vimini presso i rami cadenti sollevi,
essa: alle zolle grevi vibrerò il sarchio io stesso;
ché sol dell’uomo lavoro è questo e la falce e i rastrelli:
i corpi tenerelli amano l’opre loro.52
E forse, o Amor, ti piaci premiar la fatica operosa
e alle labbra di rosa rapire i dolci baci,
bello con mani pronte riarzarle un ricciolo fine,
accomodarle il crine intorno alla sua fronte.56
⁂
Felici d’Arabia le genti, là dove le mogli i guerrieri
seguon sui lor destrieri rapidi trascorrenti:
recan le lance agli sposi i lor giavellotti ed i pali;
sono al periglio eguali le coppie d’animosi:60
comune ad entrambi la sorte, comune il travaglio di guerra,
mordono insiem la terra nella gloriosa morte.
Oh, se anche a me il cimiero, se l’asta portasse il mio amore,
vedresti il forte cuore del tuo lontan guerriero.64
⁂
L’armi porgete: mi piace al suon delle belliche trombe,
là dove l’oste incombe menar la mano audace: