< Pagina:Pontano - L'amor coniugale.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pontano - L'amor coniugale.djvu{{padleft:51|3|0]]

IX

ALLA MOGLIE

Sull’educazione dei figli

(1482-1484)


Questi tre pegni d’amore con quali parole affidarti,[1]
quando già tanto, o cara, so che ti stanno a cuore?

Saggia ti so: l’affetto è pari al materno dovere,
d’uopo non à il tuo zelo del marital consiglio.4

Pure il diritto di padre e insieme il dovere seguendo,
per dimostrarmi, assente, memore della casa

questi il mio cuor fedele consigli, o mia cara, t’invia,
onde sicura guida sian dell’ufficio tuo.8


Primo il rispetto sia dovuto all’Eterno e a’ suoi templi
questo che prima impari la prole nostra guarda.

Pura sen vada al tempio e doni piissimi e voti
casti vi rechi, piace semplice il modo a Dio.12

Volgano all’arti antiche l’amore e all’esempio materno:
giú dal pennecchio il filo tolga la pronta mano;


  1. I figli sono tre e già grandicelli. È dunque già morta Lucia e da qualche anno, restando Aurelia Eugenia e Lucietto, tutti tra i venti e i tredici anni.

39

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Pontano - L'amor coniugale.djvu{{padleft:51|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.