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LIV.
ORSE una volta al tuo balcon seduta,
Delle tremule stelle ai bianchi rai,
Lontan lontano per la notte udrai
4Un grido che si spegne e ti saluta:
Qui tra i fior dove prima io t’ho veduta
Una lacrima un dì ritroverai,
Ma ti parrà rugiada e coglierai
8Pe’ tuoi capelli i fior dov’è caduta.
No, rugiada non è che al tremolio
Del sol biancheggia come vivo argento,
11Ma le vestigia son del pianto mio;
Non è quel grido, no, grido del vento,
Ma son io che mi muoio e che t’invio
14L’ultimo bacio e l’ultimo lamento.
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