Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
140 | postvma. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Postuma.djvu{{padleft:140|3|0]]
Ma ti rividi. Alle bugiarde feste
Pensierosa salivi e fra le teste
9Chinate a te dintorno
Forse una fronte amica invan cercavi
E libero sol io fra tanti schiavi
12Ti compiansi quel giorno.
Quando invocata dagli amanti, in cielo
Spiega la notte l’ingemmato velo,
15Quando per ogni cosa
Un alito d’amor tepido vola,
Nel talamo regal forse tu sola
18Piangi negletta sposa.
Deh, quante volte forse, ignudo il petto,
Tu ti levasti sul tradito letto
21E l’orecchio tendendo
Ai notturni rumor – viene! – dicesti
― Ecco il suo passo! ― e sola ricadesti
24Sull’origlier piangendo!
Deh, quante volte forse alla stagione
In che sboccian le rose, al tuo balcone
27Vegliasti palpitando;
E la luna splendea come d’argento
E nella selva sussurrava il vento
30Tra le fronde aleggiando.