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LXXXIII.
ONNA, vorrei morir, ma confortato
Dall’onesto tuo amor;
Sentirmi almeno una sol volta amato
4Senza averne rossor.
Vorrei poterti dar quel po’ che resta
Della mia gioventù;
Sovra l’omero tuo piegar la testa
8E non destarmi più.
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