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IX.
OME il ricordo vago e mal distinto
D’una speranza giovanil caduta,
Come il ricordo d’un affetto estinto
4Nel mio vano sognar tu sei venuta,
E m’hai messo nel sangue un novo istinto
Che scalda il cor tediato e lo tramuta;
Sul mio cammin la speme hai risospinto,
8La tentatrice ch’io credei perduta.
L’anima mia così lascia la stolta
Piuma dove ingrassò de’ sonni tardi
11E attenta il suono de’ tuoi passi ascolta.
Lasciar per te potrebbe i suoi codardi
Ozi ed amar la vita un’altra volta,
14Ma tu le passi accanto e non la guardi.
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