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Noi che cuociamo, noi, dobbiam strillare,
Diventati frittura.
Tu vivi al fresco, in faccia al cielo, al mare,
56All’immensa natura! —
Tu dici ben, Giovanni mio, fedele
E poliglotto amico;
Veggo nel glauco mar le bianche vele
60Pranzando sotto al fico
M’allegran gli occhi la marina azzurra
E le campagne opime;
Freddo un ruscel nel bosco mio susurra;
64La natura è sublime!
Ma questa carne di somaro infame
La pago per vitella,
Questo carton lo pago per salame...
68Oh, cara mortadella!
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