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XXXIX.


IRA


 
IECO! e il balen d’un’ironia feroce

  Non ti vedea sul viso
E ti chiedevo colle mani in croce
  4La pietà d’un sorriso!

Come un bambino a te davanti gli occhi
  Trepidando chinai,
Come un can flagellato ai tuoi ginocchi,
  8Vile, mi trascinai;

China l’altera fronte, io t’ho baciato
  Il lembo delle vesti,
Ho sofferto l’inferno, ho bestemmiato,
  12Ho pianto... e tu ridesti;

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