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Conte.

E lo ripeto....

Anna.

E che bisogna mutar vita? Ebbene, l’ho turato il mio spirito. — Adesso, voi vi burlate, scettico che siete, anche del mio cuore?

Conte.

Il vostro cuore? oh! da molto tempo egli giace dietro la vostra bianca epidermide, precisamente come una libreria nella maggior parte delle case dei nostri amici: tutti i tesori di questo mondo; ma sotto vetrina, vetrina che resta religiosamente chiusa e di cui talvolta va smarrita la chiave.

Anna.

Siete un miracolo di gentilezza. — E tutto per uno scandalo, in cui non ho colpa io.

Conte.

Fu un velo squarciato, Anna. — Voi non siete più sola in società: la riputazione di Camilla sta dietro la vostra,... e quel nome....

Anna.

Domandate a Salvi, a lui che la vuol sposare, perchè lo ha profanato il nome di Camilla.... in una festa da ballo.

Conte.

Voi esagerate adesso: non è profanato il nome della fanciulla se è un onest’uomo che lo pronuncia.

Anna.

Ma in una festa da ballo....

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