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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Praga - Le madri galanti.djvu{{padleft:117|3|0]] uomo profondamente commosso: i vostri scherzi, credetemi, mi fanno molto male. Lasciate ch’io vi parli seriamente, con la mia franchezza....
Anna.
(con ironia) Oh! la vostra franchezza!
Salvi.
Lo so. Ella è ospite importuna in società.
Anna.
In società?... ma voi vivete nei boschi, voi? la società! via, sento di abituarmi a poco a poco alle prediche. Coraggio, stigmatizzatela anche voi questa mia povera società.
Salvi.
Perdonate....
Anna.
Chiamatela anche voi la fiera, il mercato dove noi portiamo le monete di rame e voi seminate le verghe d’oro, voi!
Salvi.
Se volete attribuirmi boria di predicatore, e orgoglio di moralista, non colpite nel segno. — Sì, posseggo, è vero, un tesoro; sono guidato da una verga magica....
Anna.
Davvero? beato voi! e perchè non mi partecipaste una tanta fortuna?
Salvi.
Ve la partecipai, contessa, quando vi chiesi la mano di vostra figlia...