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Anna.

Egli mi accompagna di rado; per solito è il vecchio barone Abati che mi fa da cavaliere: cavaliere poco pericoloso, ma, malgrado ciò, divertente.

Matilde.

Io invece non vado mai ai balli senza mio marito: la gente è tanto maligna. Avete visto il signor Salvi in questi giorni?

Anna.

Sì, egli capita spesso a quest’ora.

Matilde.

Sapete ch’egli è un avvocato molto originale? Dicono che costoro imparano nel codice a fare i bussolotti colle parole; ma il signor Salvi è una eccezione.

Anna.

Sì, è un carattere che spinge la franchezza fino all’esagerazione, ma nello stesso tempo è un tipo di lealtà.

Matilde.

Oh certamente, ed è per questo che ho affidata a lui la mia causa. Anna, Davvero! non me ne ha mai mosso parola. Voi pensate sempre seriamente alla vostra separazione....

Matilde.

Seriamente assai. Sono spinta agli estremi. Foschi si rovina col giuoco, credo la mia dote assai compromessa. La separazione è necessaria. Per buona

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