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Conte.
Chi non sa piangere di dolore, può piangere di rabbia, può contraffare le lagrime.
Salvi.
Il dolore si aggruppa nel cuore, la rabbia prorompe: io non piango, ma bestemmierò finchè avrò fiato, bestemmierò la turpe credulità, la debolezza ridicola, le ire e gli affetti di un giorno...
Conte.
Cessate, cessate una volta: siete ancora in casa mia e non posso...
SCENA X.
Detti, Anna poi Maria.
Anna.
Che avvenne, per amor del cielo? Cente. Via di quà, signora, via...
Maria.
(entrando affannata). Per carità, fratello! venendo a questa volta io e Camilla abbiamo udito le vostre ultime parole: la povera fanciulla è svenuta: certo tu sei ingannato.
Conte.
Oh sì! atrocemente ingannato.
Anna.
Ma, insomma, che avvenne?