< Pagina:Praga - Le madri galanti.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 91 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Praga - Le madri galanti.djvu{{padleft:91|3|0]]
SCENA X.
Barone.
Contessa, l’orchestra rincomincia, tocca a noi.
Anna.
Sì, tocca a noi, datemi il braccio. Ma vi raccomando, non ballate troppo pateticamente; vostra moglie potrebbe diventarne gelosa.
Barone.
Non temete. Sono severo e forte come una piramide.
Collalto.
(di dentro). Ah! ah! chi è questo? il barone! avrei giuocato la testa.
Barone.
(brusco). Avreste giuocato di nulla. — Andiamo, contessa?
(barone ed Anna escono).
SCENA XI.
Salvi, Collalto.
Collalto.
Quante vittime! tutti gelosi di me, anche il barone. Questa si chiama gloria. Don Giovanni al paragone non è più che un casto Giuseppe.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.