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SCENA X.

Barone.

Contessa, l’orchestra rincomincia, tocca a noi.

Anna.

Sì, tocca a noi, datemi il braccio. Ma vi raccomando, non ballate troppo pateticamente; vostra moglie potrebbe diventarne gelosa.

Barone.

Non temete. Sono severo e forte come una piramide.

Collalto.

(di dentro). Ah! ah! chi è questo? il barone! avrei giuocato la testa.

Barone.

(brusco). Avreste giuocato di nulla. — Andiamo, contessa?

(barone ed Anna escono).

SCENA XI.

Salvi, Collalto.

Collalto.

Quante vittime! tutti gelosi di me, anche il barone. Questa si chiama gloria. Don Giovanni al paragone non è più che un casto Giuseppe.

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