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— Sicuro?

— Come son sicuro che stassera tramonterà il sole.

Il suo volto balenò di una gioia selvaggia.

Il brigadiere, che in questo momento era salito, lo disarmò e lo consegnò a’ suoi uomini, che gli misero le manette.

Egli li lasciò fare; pareva istupidito.

Prima che lo menassero io gli presi una delle sue mani legate e gliela strinsi senza ripugnanza per l’atto di cui s’era macchiata.

— Coraggio, gli dissi, i vostri amici si ricorderanno di voi.

Egli mi fe’ un sorriso ebete e chinò il capo.

Lo trassero alla casa comunale, dove fu per il momento rinchiuso.


XXVI.


Un messo venne ad annunziare al brigadiere l’arrivo del procuratore del re. Perciò, lasciati due dei suoi a custodia dell’arrestato, egli mosse incontro al magistrato.

Discesi anch’io colla folla smaniosa di vedere il nuovo personaggio del dramma terribile che da dodici ore metteva sossopra Sulzena.

È impossibile dimorare per poco in un villaggio senza dividerne tutte le minuscole curiosità.

Il rappresentante della giustizia col suo cancelliere venivano modestamente cavalcando due magri e sfiancati ronzinucci da nolo, che trotterellando affannosamente, martellarono acutamente l’immane ciottolato.

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