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eugenio anieghin | 183 |
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“Comunque sia, guarda, ti dico... In quel gruppo di persone, vedi? Davanti a te... lì... dove sone due uniformi.... Ma ora egli s’allontana... Si mette da banda...”
“Chi? Quel grosso generale?”
Ora, conviene che ci congratuliamo con Taziana della sua vittoria, e la lasciamo andare. Prenderemo un’altra via per seguire il nostro protagonista.
A proposito: Dimenticai di porre una invocazione in fronte a questo poema. Ma meglio tardi che mai. Eccola.
“Canto un giovine amico mio e la moltitudine dei suoi capricci. Dégnati, o epica Musa, di secondare la mia lunga impresa. Porgimi il tuo sostegno valido affinchè io non esca del seminato....”
E tanto basta. Ho reso al classicismo il debito omaggio: il mio poema ha una invocazione!