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il prigioniero del caucaso. 15

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Puskin - Racconti poetici, 1856.djvu{{padleft:56|3|0]]alture del Caucaso, e vanno a mettere a sacco le opulenti campagne del Cubano.

Ma ora, l’aúl giace sepolto nel riposo. I cani vigilanti cucciano al sole davanti alle soglie; i bambini brunetti e nudi ruzzano e schiamazzano in libertà; i vecchi siedono attorno in crocchio venerando; il fumo delle loro pipe vola al cielo in ghirlande azzurrine. Ascoltano con sussiego gli stornelli nazionali cantati dalle ragazze, e a quella melodia sembra loro di sentirsi ringiovanire.

canzone circassa.

I.

  Regna il silenzio sulla steppa vasta;
  Tace il Caucaso avvolto in velo bianco;
  Dorme il Cosacco spensierato e stanco
  Col capo chino sulla fulgid’asta.
  Mira quell’onde, o amico, e quelle spume:
  I Cecceneti scendono sul fiume.

II.

  Va il Cosacco in barchetta per pescare,
  Ma del lido non sa tutti i ripieghi.
  Bada, o Cosacco, che tu non t’anneghi
  Come un bambino che non sa notare
  E che pur di varcare il rio presume:
  Il Circasso t’aspetta in riva al fiume.

III.

  In riva al fiumicel con lento passo
  Van le fanciulle a coglier le viole,
  O tesson qua e là gaie carole.
  Scappate, o forosette! ecco il Circasso
  Che rapir le ragazze ha per costume:
  Il Circasso vi coglie in riva al fiume.

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