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Metà solć e metà parér — perchè
I parér sensa solć i è flati de lentegia e de fasöi — Si dire a coloro che sono prodighi di consigli, ma avari di ajuto materiale.
Om visàt l’è mès salvàtUomo avvisato è mezzo salvo — come pure: Uomo avvertito, mezzo munito (Tosc.).
Val piò ’l preòst e la masséra che ’l preòst de per lüValgono più il prevosto e la serva, che il prevosto solo — A Venezia dicesi leggiadramente: Sa più el papa e ’l contadin, che ’l papa solo.
Val piò tant ü mat in ca sò che ü sac ’n ca di óterPiù ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d’altri — perciò
Va ’n piassa a tö consei e pò fa quel che tó crèdet mèiVa in piazza a prendere consiglio e poi fa quello che credi meglio.


CONTENTARSI DELLA PROPRIA SORTE.

«La prima condizione del vivere onesto, in specie alla povera gente, è saper contentarsi della propria condizione, saper trovare in essa la pace e il decoro; e non la voler migliorare se non per merito d’operosità tranquilla e d’umile dignità.» (Tommaseo).

Bisogna contentàs del sò stàtBisogna contentarsi del proprio stato — poichè
Chi si contenta, gode. — La maggior felicità possibile in questo mondo consiste veramente nel saper contentarsi della propria sorte. Uno stato mediocrissimo, congiunto a nobiltà e fermezza di carattere, può recarci tali soddisfazioni che l’opulento ignorante o vizioso non sognerà nemmeno mai. E poi:
Chi no ’s contenta de l’onèst, al perd i cojò e pò al restChi non si contenta del-
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