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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Raccolta di rime antiche toscane - Volume primo.djvu{{padleft:98|3|0]]
Chi buon amico obblia.
E tra li buon’ amici
Sono li dritti offici
Volere, e non volere:
Ciascun è da tenere
Quello, che l’altro vuole
In fatto, et ’n parole.
Quest’amistà è certa:
Ma de la sua coverta
Va alcuno ammantato,
Come rame ’ndorato.
Così in molte guise
Son l’amistà divise,
Perchè la gente ’nvizia
La verace amicizia.
S’amico, ch’è maggiore
Vuol essere a tutt’ore
Per te come lëone;
Amor bassa, e dispone:
Perchè in fina amanza
Non cape maggioranza,
Dunque riceve ’nganno
Non certo sanza danno
Amico ( ciò mi pare )
Ch’è di minor affare.
Ch’ama veracemente,
E serve lungamente:
Donde si membra rado
Quelli, ch’è ’n alto grado.
Ben sono amici tali,
Che saettano strali,
E danno grande lode,
Quando l’ amico l’ode:
Ma null’ altro piacere