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96 | un’escursione nei quartieri poveri di londra. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Ricordi di Londra.djvu{{padleft:100|3|0]]invidia al Canalazzo, poichè non ha l’eguale che a Venezia; e l’incantevole quadro che aprivasi sempre meglio ai nostri sguardi sotto gli splendori ognor più vivi dell’aurora, questa giovava a ristorare il nostro spirito dalle tristi emozioni della notte! Ma occorreva un’ombra a questo quadro, del quale avremmo voluto coprire il piano anteriore. Sopra una delle panchette di pietra di London Bridge due soldati l’uno accanto all’altro, e vicino una ragazza col cappellino slegato ed i capelli sciolti, dormivano profondamente, ad onta della frescura mattutina. Questa vista ci ricondusse alla memoria la corsa che avevamo appena fatta; e, malgrado il cambiamento di quartiere, simili spettacoli doveano succedersi altrove fino a casa nostra. Nello Strand, l’orgia notturna si prolungava malgrado l’aurora, e quando rientrammo in casa, le sale di Haymarket, ancora aperte, ancora illuminate, contenevano i loro eterni bevitori, coi gomiti appoggiati alle tavole di marmo. Una parte delle donne che percorrono questo brutto quartiere alle quattro del mattino erano pure restate nel caffè. Sulla via, nascosti nel vano delle porte, dormivano giovani mariuoli, accoccolati gli uni sugli altri; in mezzo alla strada, quattro policemen portavano via gravemente sopra una barella una donna ubbriaca fradicia.
Tali sono gli spettacoli desolanti che la notte dispiega agli occhi dei curiosi nei quartieri poveri di Londra. Io non ho caricate le tinte del quadro, e non ho scritto che ciò che vidi. Altri prima di me, testimoni delle stesse miserie, ne parlarono più eloquentemente. Chi non lesse quanto disse sopra questo soggetto Leone Faucher, una delle glorie dell’economia politica francese?... Chi non conosce gli articoli tanto toccanti di Alfonso Esquiros, che impiega sì nobilmente i lunghi ozii dell’esilio a studiare l’Inghilterra e la vita inglese?.... Bisogna leggere, bisogna citare in queste colonne e l’uno e l’altro di questi due maestri, poichè i loro racconti commoventi e tanto veri varranno a confermare il mio.