< Pagina:Rime (Andreini).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
96

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Andreini).djvu{{padleft:108|3|0]]

  Di Margherita; e di ben mille offese
  Com’huom, che tempo aspetta
  Fà leggiadra vendetta.
  Ella, che pur contese
  Dianzi à suoi strali il varco
  Hor benedice le fiammelle, e l’arco.
Himeneo vieni à noi,
  E ’n questo dì beàto
  Lega gli eccelsi Heroi
  D’indissolubil nodo. il Ciel s’imbruna,
  Splende notturno Sol la bianca Luna.
  Vieni Himeneo, deh vieni, homai respire
  Entro ’l bel seno amato
  Lo sposo innamorato,
  Che di dolce desire
  Arde di cor la rosa,
  C’hà nel candido sen la bella Sposa.
Tù Dio, tù pungi, e scalda
  La Giovenetta schiva,
  Ch’è quasi pura falda
  Di neve dal timor, che la circonda.
  Col velo tuo la chioma crespa, e bionda
  Coprile; ond’egli homai lieto s’appaghe
  Giunta sua speme à riva.
  De le tue fiamme avviva
  Lei, che profonde piaghe
  Fè nel cupido Amante,
  Nè tenga l’alma più dubbia, e tremante.
Gioite pur gioite.
  Ecco danzando scende
  Da le sponde gradite
  D’Helicona Himeneo di persa cinto


    Di

    [[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Andreini).djvu{{padleft:108|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.