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Orgogliosa dicea, spietato, e rìo
  Mostro di crudeltà, sentier d’errore,
  Peste de l’Alme insidioso Amore
  Fugato il Tempo hà pur tuo van desìo.
Ma qual lume talhor se à pena spento
  Subitamente à fiamma s’avvicina
  Torna al primiero stato, e si raccende.
Sì ravvivarsi le mie fiamme io sento
  Lampeggiando ver me quella divina
  Bellezza, che sì vaga ancor risplende.

MAD. L.

C
Rudel se perch’io mora

Ti parti ad hor’, ad hora, à che poi riedi?
  Ahi folle hor non t’avedi,
  Che nel dolce ritorno
  Di novo in vita io torno?
  Se tù vuoi, che la gioia, ò ’l duol mi stempre,
  O stammi appresso ingrato, ò lunge sempre.

MAD. LI.

I
O t’amo, e ti desìo;

Ma sappi, ch’io non t’amo
Crudel, e non ti bramo
Perch’io mi viva amante
Del lusinghiero tuo vago sembiante.
Io t’amo perche ’n te vive il cor mio;
E viver non poss’io senza ’l mio core.
Dunque è desìo di vita,
Ch’à ciò m’invita, e non forza d’Amore.


MAD.

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