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AL MEDESIMO.



P
ER lunge trargli da mortale scorno

A voi CINTHIO consacro i versi miei,
  A voi trà purpurati Semidei
  Chiaro viè più di chi n’adduce il giorno.
Con voi fà la Virtù sempre soggiorno,
  Anzi risplende in voi l’alma di lei,
  E dispiega pomposa i suoi trofei
  Per far d’eterna gloria il mondo adorno;
Saggia d’eccelso Heroe dunque son’io
  Fatta (indegna no’l nego) ombra verace
  Cui seguo, e da cui solo attendo aìta.
Di sì gran nome armata il cieco oblìo
  Non tem’io nò, che vinto il Tempo edace
  Starommi ogn’hor con queste Rime in vita.



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