< Pagina:Rime (Andreini).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
140

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Andreini).djvu{{padleft:152|3|0]]

Combatti Anima ardita
  Hor, che Ragion non cede al Senso frale.
  A guerreggiar n’invita
  Rimembranza del male.
  Se ti difendi nel principio, è nostra
  La gloria poi de l’amorosa giostra.
Invano ò Canzonetta
  Chiama, e lusinga Amor, che troppo acerba
  L’alma del suo poter memoria serba.


Sopra l’esser caduto l’Illustriss. Sig.

GIANNETTINO SPINOLA

in un Fiume.

SONETTO CXXI.

T
Rà quanti scopre il Sol co’ raggi ardenti

Per affetto leal cari ad Amore
  Un v’ha, che sì di fede adorna il core,
  Ch’altri non è, che d’agguagliarlo tenti;
Ma per darne Fortuna aspri tormenti
  Di largo fiume nel profondo horrore
  L’involve, ed ei da natural valore
  Portato sorge, e parla in tali accenti.
Avezzo à i fiumi del mio pianto amaro
  Ardito Amante nulla stimo, ò poco
  Onde rapaci il furor vostro altero;
E contr’à voi mi fia saldo riparo
  D’Amor la fiamma, anzi che veggia spero
  Per voi Madonna il mio vivace foco.


MAD.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Andreini).djvu{{padleft:152|3|0]]

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.