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Così di Francia i generosi figli
  Nel sen d’amica pace fruiranno
  Il premio del magnanimo sudore.
Fioriran novi, e pellegrini Gigli,
  Gigli del Mondo honor, Gigli, c’havranno
  In Terra le radici, e ’n Ciel l’odore.


MAD. LXXXVII.

Q
Ual mi sprona desìo

Di raccoglier homai da quelle rose
  Amor lo spirto mio,
  Ma le fiamme tem’io quivi nascose.
  Deh che giova schermire il cor’ infermo,
  Perche de l’amorose
  Labbra l’ardor no ’l tocchi,
  Quand’ei non trova schermo
  Contra ’l raggio divin di duo begli occhi?

MAD. LXXXVIII.

P
Erch’io t’amo languisco,

E tù del mio languir crudel ti pasci.
  Hor se morir mi lasci
  Per soverchio tormento
  De la mia fiera sorte
  Sarà vendetta la tua giusta morte;
  Che privo alhor del fiero nutrimento
  Tù meco resterai di vita spento.


AL SIG. ALESSANDRO SERTINI.

Biasma l’avarizia.

Canzonetta Morale XI.

B
En fù quei troppo audace, e poco saggio,

Che le spalle volgendo al patrio Clima


    La

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