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SONETTO VIII.

D
Isprezza pur questi sospiri ardenti

Anima cruda chiudi gli occhi à queste
  Lagrime amare, e le preghiere honeste
  Portin per l’aere del tu’ orgoglio i venti:
Nulla avanza di me, ch’aspri tormenti,
  De l’amorose mie fiere tempeste
  Reliquie miserabili, e funeste,
  Ch’ombra mi fan d’angosce, e di lamenti.
Scoprasi pur d’ogni pietate ignudo
  L’empio tuo cor, e l’ostinata voglia
  Facciati al mio languir superbo, e schivo;
Te stesso avanza homai ne l’esser crudo:
  Ch’altro ancider potrai, che la mia doglia
  Se mal tuo grado nel tuo petto io vivo?



A     3          UNA

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