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MAD. CIX.

Q
Ual cor Nisida speri

Piagar? qual alma vuoi
  Arder col raggio de’ begli occhi alteri?
  Altrui piagar, altru’infiammar non puoi;
  Che ’n me son tutte volte
  Le tue saette, e ’n me le fiamme accolte.
  Le mie piaghe, e ’l mio foco
  Non prender dunque à gioco Anima schiva.
  Se d’Amante non vuoi rimaner priva.

MAD. CX.

H
Or che più scalda il Sole

Quì presso à questo Rivo
  Destarmi l’aure al volto
  Con la sua bella man Fillide suole,
  Perch’io tempri del giorno il caldo estivo;
  Ma quel, c’hò dentro accolto
  Mosso da suoi begli occhi intenso ardore
  Accende sì, che ’ncenerisce il core.

MAD. CXI.

S
E non credi al mio male

Nigella io non me n’ doglio;
  Che ’l mio fero cordoglio
  E tal, che no’l comprende alcun mortale.
  Se ’ncredibil è dunque il dolor mio
  Se no’l credi accusar non te n’ poss’io.

SONETTO CXLIX.


 

M
I tornan pur (bench’io ’l ricusi) in mente

Crudo mio Tigre i miei passati danni;
  E tratta l’alma à quei primieri affanni
  Ne l’antico dolor languir si sente.


    So-

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