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Doppia bellezza dunque in voi riluce.
  L’una del vero bel lo spirto accende,
  L’altra è de gli occhi un riverito oggetto.
Questa solo il veder contento rende;
  Ma quella d’altro ardore acceso il petto
  Quasi scala del Cielo al Ciel conduce.


Risposta.

SONETTO CLXXXII.

N
E’ tuoi bei Campi, che Virtute infiora

D’una perpetua, e vaga Primavera
  Prend’io quel bello, onde risplendo altera
  Qual ne’ prati del Ciel candida Aurora.
Così per tè de la vil turba fuora
  A vero honor me n’ vado, à gloria vera;
  Così de’ saggi la felice schiera
  In me del tuo valor le doti honora.
Alma ben nata, ch’oziosa tanto
  Se’, quanto quei de la cui mano uscisti,
  O di qual Sol qual raggio in tè riluce.
Tu di mia mente i chiusi lumi apristi;
  Onde vid’io, che ’l tuo celeste canto
  Quasi scala del Cielo al Ciel conduce.

Dell’Illustre Sig.

HERCOLE TASSO.

SONETTO CLXXIII.

S
E quant’io osservo voi tanto foss’io

Donna da voi gradito, ahi quale stato
  Sarebbe, quanto un tale fortunato,
  E qual più del mio pago unquà desìo?


    Ma

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