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E se ’l dolor sarà debile, e tardo
A trar da questa fascia l’alma afflitta,
Sarà ben questa man veloce, e forte
A levarmi dai vivi;
Se però nel mio petto
Non saran per pietà crude le Fere.
Fatt’esca de le belve,
O preda del dolore,
O segno de’ miei strali
Terminerò la vita, e ’n un la doglia;
Che non hà chiuse porte
La via, che guida à morte.
Ma (lasso me) non sò s’ancor morendo
Havran fin le mie pene;
Anzi misero temo
Ombra infelice di portarle meco
Per accrescer nel Regno
De la perpetua notte
Foco, horror, pianto, gemito, furore,
Urli, gridi, sospir, veleno, e rabbia.
R 2 CLO- |
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