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  Con lor sospiro, de’ sospiri à l’aura
  Rendono un suono doloroso, e basso
  Quasi mostrin pietà del mio tormento,
  E quasi voglian dir; deh quando fia
  Quel giorno ò caro Mopso,
  Che tù n’accordi, e faccia
  Con le tue dita, e con l’usato plettro
  Di noi quell’armonìa sì grata à i boschi?
  Ma questo solo ò mia vezzosa Clori
  Fia quando tornerai
  A’ primi nostri amori.
Torna, deh torna homai leggiadra Ninfa
  Al tuo Mopso fedele,
  Che più ti brama assai,
  Che l’herba già vicina à restar secca
  La pioggia. vieni homai
  Acciò con versi d’allegrezza pieni
  Di novo à i Monti insegni, ed à le Valli
  A risuonar le tue bellezze, e ’l nome.
Vieni se non ti giuro
  Sdegnato al fin di ripigliar la cetra;
  E ’n vece di cantar versi amorosi,
  E nota far dal nostro al Polo opposto
  La tua rara bellezza
  Nota far la fierezza,
  E la macchiata fede.
  Ti chiamerò crudele,
  E roza sì, ch’ogni virtù disprezzi,
  Nè gradisci in altrui fede, od amore.
  Come in te no’l ricevi;
  O se pur ardi, ed ami
  Geli à un punto, e disami;


    E ’n

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