Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
38 | canzoni. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Gianni).djvu{{padleft:101|3|0]]
Amor, quando apparisci nuovamente
15d’un angelo ti mostri a simiglianza,
dando diletto e gioia in tuo volare.
Deh! come ben vaneggia quella gente
ch’a la tua fede appoggia sua speranza,
la qual sotto tu’ale fai angosciare!
20Provol; che l’ale me facean penare
più forte assai che l’aquila il serpente,
quando suoi nati divorar volea.
Tanto ho sofferto più ch’i’ non dovea:
chè gran cagion di blasmar mi consente,
25tuo convenente, — e nol vo’più diffendere
chè, s’i’ potesse, ti vorria offendere.
Amor, mendico del più degno senso,
orbo nel mondo nato, eternalmente,
velate porti le fonti del viso:
30deh! quanto si ritruova ogn’uom offenso,
cui corrompi in diletto carnalmente,
po ’l vero lume li spegni nel viso!
Provo ben ciò, che la luce del viso
m’avevi spenta, teco dimorando,