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58 | canzoni. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Gianni).djvu{{padleft:121|3|0]]
o nave di turbanza,
che ciò ch’è vita congiunge e notrica,
nulla ti par fatica scieverare,
perchè radice d’ogni sconsolanza
70prendi tanta baldanza:
d’ogni uom se’ fatta pessima nemica,
nova doglia ed antica fai creare,
pianto e dolor tutto fai generare;
ond’io ti vo’ blasmare,
75chè quando un uom prende diletto e posa
di sua novella sposa in questo mondo
breve tempo lo fai viver giocondo,
chè tu lo tiri a fondo,
poi non ne mostri ragione ma usaggio,
80d’onde riman doglioso vedovaggio.
Morte, sed io t’avessi fatta offesa
o nel mio dir ripresa
non mi t’inchino a piè mercè chiamando;
chè disdegnando non chero perdono.
85Io so ch’i’ non avrò ver te difesa,
però non fo contesa,