< Pagina:Rime (Gianni).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

incertamente attribuite. 77

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Gianni).djvu{{padleft:140|3|0]]

tu’ fren’mi volgie e gira
80però ’n dir ciò che sento non son pronto,
sì in’hai distretto e gionto
che dir non oso tua manera nova.
Una non taccio prova,
che i’ veggio vili, spiacenti e noiosi
85per donne esser gioiosi
e li cortesi, saggi e conoscenti
non punto esser gaudenti,
ma sempre star dogliosi ed affannati
ch’ei fanno i forsennati:
90seguendo te, un fior buon non si trova.
  Amor, assai gabbar ti puoi di me,
e de ciascun che gridi
o pianga, che tu ridi.
Ahi, ben d’amore, ha’ tu poco servire!
95Tua gioia [è] in far languire,
ed io languisco e non son fior gioioso.
Ma ride om ch’è doglioso?
98Se del mio mal mi duol non mi biasmare.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.