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prefazione. | xxvii |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Gianni).djvu{{padleft:28|3|0]]capi risponda ad alcune sue osservazioni, ma brevemente.
Scopo dello scritto del sig. Gabrielli è l’esame dei criteri storici coi quali io ho giudicato l’opera di Lapo e dei suoi contemporanei, e comincia col rimproverarmi di aver tenuta l’opinione del Monaci in minor conto di quel che si doveva. Risponderò che le obiezioni mosse al Monaci dal Casini e dal Gaspary5 mi sembrano assai gravi e, pur ammettendo che più si guarda colla lente la scuola siciliana rimpicciolisce, non potevo accettare come sicuro dettato di critica quello che in fondo in fondo non era altro che sottile deduzione. Del resto io desidero col Gabrielli, anche per la carità del natio loco, che l’opinione del Monaci divenga, coll’andar del tempo e col progredire degli studi, la più universalmente accettata, ma prima