< Pagina:Rime (Gianni).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
xlviii prefazione

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Gianni).djvu{{padleft:49|3|0]]potuto aver vent’anni, e poco dopo l’83, ma prima del ’90, avrà scritto il son.: Amore, eo chero mia donna en domino; e Dante l’altro: Guido, vorrei che tu e Lapo ed io; se così fosse, gli accenni storici ed artistici che congiungono Lapo con Guido e coll’Alligheri, sarebbero pienamente riconfermati e la vita del geniale poeta toscano cadrebbe circa tra il 1260, anno probabile della sua nascita, e il 1321, anno della morte di Dante e dell’ultimo atto rogato dal notaio poeta; e la sua attività artistica si svolgerebbe in quegli anni ne’ quali visse in Firenze Francesco da Barberino.

Del resto, fosse anche vissuto fino al 1328, benchè, ripeto, non mi sembri probabile, Lapo rappresenta una pagina splendida di quella primavera d’arte fiorentina che sbocciò colle gaie feste maggiaiole; nè si può negare die egli fosse coetaneo

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.