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10 ballate.

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IV.

  Dolce è ’l pensier che mi notrica il core
d’una giovane donna ch’e’ desia,
per cui si fè gentil l’anima mia,
poiché sposata la congiunse Amore.
  5I’ non posso leggeramente trare
il novo esempio ched ella somiglia:
quest’angela che par di ciel venuta
d’amor sorella mi sembr’al parlare
ed ogni su’ atterello è meraviglia:
10beata l’alma che questa saluta!
In colei si può dir che sia piovuta
allegrezza, speranza e gioi’ compita
ed ogni rama di virtù fiorita,
la qual procede dal su’ gran valore.
  15Il nobile intelletto ched’i’ porto
per questa giovin donna ch’è apparita
mi fa spregiar viltate e villannia.
Il dolce ragionar mi dà conforto

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